I bambini e la corsa, una necessità naturale

Su YouTube è possibile trovare un pezzo comico molto divertente e illuminante di Teresa Mannino in cui si evidenziano le differenze tra l’educazione imposta ai bambini degli anni 70/80 e quelli di oggi. In sostanza, in passato i piccoli di casa erano lasciati liberi di sudare, giocare, sporcarsi e, soprattutto, correre. Oggi, invece, quest’ultima attività sembra essere elencata tra i pericoli maggiori da evitare, essendo potenziale portatrice di incidenti indesiderati come ginocchia sbucciate o raffreddori. Detto questo, è evidente che i genitori moderni siano diventati più apprensivi ed impauriti. Nonostante il crescere delle loro paure, però, non è venuto meno il desiderio che i bambini hanno di lanciarsi in inseguimenti e corse senza fiato. Perché, a dispetto di tutto, correre è un istinto maturale con cui i nostri figli acquisiscono informazioni importanti sullo spazio che li circonda e sulle potenzialità del proprio corpo. Per non parlare di quell’inebriante sensazione di libertà che, in un bambino, mette a tacere la fatica. Se sei interessato a questo e ad altri argomenti, segui gli approfondimenti su calciomercatolive.net.

I bambini e la corsa tra passato e presente

Agli inizi del ‘900 i bambini avevano una quotidianità molto attiva. Anche il gioco avveniva sempre all’aria aperta e prevedeva una buona dose di corsa. Con il passare del tempo, però, le cose sono cambiate. Complici i vari metodi di apprendimento, come quello Montessori, i piccoli sono stati educati più alla concentrazione che all’esercizio fisico in nome di una alfabetizzazione diffusa e di una istruzione maggiore. Questa visione, giusta e adatta ai tempi in cui è stata concepita, ha raggiunto dei livelli estremi nella nostra realtà. I bambini moderni, infatti, sono sempre più impegnati tra scuola, compiti, lezioni di inglese, pianoforte e quant’altro. Anche il tempo dedicato al movimento non è più libero, ma imbrigliato all’interno di ore dedicato ad uno sport specifico.

In questo modo, dunque, i nostri bambini hanno perso inevitabilmente l’inebriante sensazione di muoversi e correre senza una motivazione specifica. Per il semplice gusto di farlo o per superare un amico. Oltre a questo, poi, correre permette ai piccoli di casa di rilassarsi, lasciar andare le tensioni che nascono spesso dai troppi impegni e dalle aspettative che li circondano. Ovviamente non sono consapevoli di questo effetto benefico ma agiscono in modo naturale, godendo pienamente della sensazione liberatoria nel sentire le proprie gambe muoversi veloci e la mente libera di andare verso mondi sconosciuti.

Perché lasciar correre i propri bambini

A questo punto, dato per certo che i bambini amano correre, vediamo nel dettaglio i benefici di questa attività liberatoria. Oltre alla mente, ovviamente, ne giova anche il corpo e tutte le capacità motoria dei piccoli. Soprattutto nei primi anni, la corsa aiuta proprio a migliorare l’equilibrio e la scioltezza nel movimento. Tra i 2 e i 4 anni, infatti, i bambini vivono tutte le loro esperienze come una scoperta, una forma conoscitiva di loro stessi e lo spazio che li circonda. E la corsa non è da meno. Grazie a questo impulso naturale, infatti, mettono alla prova il loro corpo, la resistenza e le potenzialità. Ma, soprattutto, comunicano con il mondo esterno, sentendosi parte di questo e pronti a conquistarlo passo dopo passo. O meglio, corsa dopo corsa.

By Grey

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