Il legamento collaterale laterale del ginocchio (LCL) è uno dei legamenti dell’articolazione e, al contrario del collaterale mediale, situato internamente, scorre all’esterno, dalla bassa estremità del femore fino all’estremità superiore del perone. La posizione stessa in cui si trova questo legamento è spesso motivo di infortunio, dallo stiramento, alla lacerazione, alla rottura totale.
Quali sono le principali cause di lesione del LCL
Lesioni e altri infortuni che riguardano il legamento collaterale laterale del ginocchio sono dovuti principalmente ad un trauma che si riferisce alla parte interna del ginocchio e, di conseguenza, produce una pressione verso l’esterno, ovvero verso il punto in cui si trova il LCL, provocandone talvolta la rottura, talvolta lo stiramento o la lacerazione parziale.
La sensazione percepita varia in base alla gravità della lesione: quando si tratta di una distorsione molto lieve, spesso non si avverte alcun sintomo, mentre in caso di rottura, anche parziale, del legamento, l’articolazione appare piuttosto gonfia e il dolore impedisce qualsiasi movimento.
La diagnosi di una rottura o lesione del legamento collaterale laterale viene effettuata già da una prima visita, tuttavia per accertarsi con precisione riguardo all’entità e alla natura del danno, il medico in genere prescrive una serie di radiografie e una risonanza magnetica.
Le radiografie, per quanto non siano utili a rivelare una lesione tendinea, possono comunque rendere nota la presenza di una frattura ossea associata al trauma del tendine.
Quali sono i rimedi in caso di lesione del LCL
I trattamenti in caso di rottura o lesione del legamento collaterale del ginocchio, variano in relazione alla gravità e ai sintomi. Se la rottura non è totale, può essere sufficiente osservare un periodo di riposo indossando un apposito tutore, applicando del ghiaccio e svolgendo alcuni movimenti indicati dallo specialista ortopedico. È importante evitare di caricare l’articolazione e, se necessario, ricorrere alle stampelle.
Di solito il medico prescrive farmaci antidolorifici e, dopo la rimozione del tutore, una serie di esercizi di fisioterapia e riabilitazione, fino alla ripresa della corretta mobilità dell’articolazione. Secondo la gravità della lesione, il periodo per riacquistare la mobilità varia da una / due settimane a circa due mesi.
Trattamento chirurgico per le lesione del legamento collaterale
Quando la lesione non si risolve spontaneamente e permane una certa instabilità del legamento, tale da rendere difficili i movimenti, è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico specifico. In queste situazioni, sarà il chirurgo ortopedico a stabilire la tecnica più adatta per risolvere il problema, che può essere la ricostruzione del tendine lesionato tramite trapianto, o l’applicazione di una plastica per rimetterlo in tensione.
La decisione di ricorrere a trattamenti non invasivi, quindi riabilitazione, fisioterapia e altre tecniche alternative, o alla chirurgia dipende, come si è detto, dalla gravità della lesione tendinea. Tuttavia, anche nel caso di lesioni estese, alcuni medici consigliano l’intervento chirurgico, mentre altri preferiscono comunque orientarsi verso i trattamenti di tipo riabilitativo e conservativo, evitando la chirurgia.
È quindi importante rivolgersi ad uno specialista esperto in questo tipo di casistiche, che sappia fornire una corretta valutazione del problema e una risoluzione adeguata.