Sbaglia chi crede che la stampa digitale in grande formato possa essere sfruttata soltanto in pubblicità: c’è chi vi ricorre per allestire gli spazi di un evento o destinati al pubblico e chi per stampare pannelli informativi che rendono più piacevole la vista in un museo o più sicura la vita in cantiere, solo per fare qualche esempio. Per chi non avesse grande familiarità con l’argomento, ecco allora tre cose da sapere quando si parla di stampa digitale in grande formato.
Che dimensioni ha ma anche come si realizza: tre cose da sapere sulla stampa digitale in grande formato
A partire da che cos’è: come suggerisce la stessa espressione, si tratta di stampe di grandi dimensioni e su supporti che hanno misure ben superiori a quelle standard di A2, A1, A0 per citare i più grandi tra i formati A. Non è semplice elencare tutte le possibili dimensioni di un Wide Format, essenzialmente perché sono molto varie e perché le moderne macchine professionali per la stampa in grande formato quasi sempre consentono di settare dimensioni personalizzate. Più utile è sapere che ci sono stampanti come il plotter digitale Mig 50 che garantiscono buoni risultati su supporti appena più grandi del normale (la dimensione del piano è, infatti, 1200x 1200 mm) e macchinari e sistemi di stampa industriale che permettono di stampare su superfici decisamente più grandi, come il classico 6×3 pubblicitario, anche perché supportano la stampa continua su rullo. Né l’una e né l’altra soluzione – e lo stesso vale per le numerose altre disponibili in commercio – è in automatico quella migliore: serve considerare le proprie esigenze specifiche, anche tenendo conto che generalmente più grande è il piano di stampa e più le stampanti digitali per grandi formati possono risultare voluminose e ingombranti (problema che viene risolto a volte grazie a un piano reclinabile) e che le stampanti che consentono di stampare su supporti molto grandi possono essere anche molto costose.
Lungo e variegato, più di quanto si immagina, è anche l’elenco di materiali su cui si può stampare con le stampanti per la stampa digitale in grande formato. Non mancano diverse tipologie e grammature di carta, sfruttate soprattutto per la cartellonistica, né materiali plastici come il PVC spesso preferiti quando pubblicità o supporti informativi sono destinati all’esterno e quindi esposti agli agenti atmosferici. Ci sono stampanti Wide Format, però, che stampano anche sul vetro o sul legno a riprova che la stampa digitale ha possibili applicazioni in molti più campi di quelli che saltano subito in mente.
Tra le cose da sapere quando si parla di stampa digitale in grande formato c’è, infine, che più della stampa su formati standard richiede attenzione e cura al momento della realizzazione del file di stampa. Non c’è niente di più sbagliato di credere, infatti, che perché vengono osservati da lontano sui Wide Format errori e imprecisioni non si vedano o risultino almeno meno evidenti: è l’esatto contrario. Dalla composizione grafica alle dimensioni di testo, immagini, loghi e ogni altro elemento presente e passando dai colori: tutto va studiato attentamente, se possibile con l’aiuto di un grafico professionista, proprio perché le grosse dimensioni e una visione da lontano possono alterare la percezione dei contenuti.